Convenzioni e assicurazioni dentali: cosa sapere
Assicurazioni dentali: come funzionano?
Sempre più persone in Italia si affidano a polizze sanitarie integrative per coprire parte delle spese dentali.
Alcune sono attivate dal datore di lavoro, altre sottoscritte in autonomia. Ma non tutte funzionano allo stesso modo.
Quando si parla di convenzioni dentistiche, bisogna distinguere tra:
Convenzione diretta
Convenzione indiretta
Convenzione diretta: attenzione ai limiti
Nella convenzione diretta, lo studio dentistico è convenzionato con la compagnia assicurativa e applica tariffe predefinite. Il paziente paga solo la quota scoperta, mentre il resto viene gestito tra assicurazione e studio.
È una formula comoda, ma spesso limita molto la qualità del trattamento.
Per esempio? Per un’igiene dentale, il rimborso previsto per lo studio può essere anche solo 20 euro.
A queste condizioni, è difficile dedicare il tempo necessario, utilizzare i migliori materiali o fare un lavoro davvero accurato.
Il rischio degli overtreatment
Un altro aspetto poco considerato riguarda l’opposto: non trattamenti troppo poveri, ma trattamenti eccessivi.
Capita infatti che, pur di aumentare il valore rimborsabile, alcuni studi con convenzioni dirette propongano cure non strettamente necessarie.
Per esempio: invece di proporre un intarsio conservativo, si sceglie una corona, più invasiva ma meglio rimborsata.
Questo è ciò che in odontoiatria chiamiamo overtreatment: una terapia più grande del necessario, pensata per ottimizzare il guadagno e non per rispettare il principio della minima invasività.
Perché non abbiamo convenzioni dirette
Nel mio studio non aderiamo a convenzioni dirette proprio per questo motivo: preferisco garantire cure di qualità, senza dover scendere a compromessi per rientrare nei parametri imposti da una compagnia assicurativa.
Ogni trattamento che propongo è pensato per essere utile, efficace e duraturo, non per far quadrare i conti con un rimborso standardizzato.
Convenzione indiretta: più libertà, con il giusto supporto
Diverso è il caso della convenzione indiretta:
Il paziente sceglie liberamente lo studio
Paga la prestazione
E richiede successivamente il rimborso alla compagnia, presentando tutta la documentazione
Questo tipo di assicurazione è accettato ovunque, ma è fondamentale affidarsi a uno studio che sappia come gestire la parte burocratica, perché ogni compagnia ha richieste specifiche.
Cosa serve per ottenere il rimborso?
Per richiedere un rimborso corretto, la documentazione dev’essere in regola:
Fattura dettagliata, con l’indicazione precisa delle prestazioni eseguite
Marca da bollo (per importi superiori a 77,47 €)
In molti casi: radiografie, foto cliniche, piani di trattamento firmati, preventivi timbrati
Ogni compagnia ha le sue regole, ma una cosa è certa: la fretta e la documentazione incompleta rallentano tutto.
Come lavoriamo nel mio studio
Se hai una copertura assicurativa indiretta, ti seguiamo passo passo:
Ti aiutiamo a capire cosa puoi recuperare
Prepariamo le fatture secondo i criteri richiesti
Ti forniamo la documentazione aggiuntiva, se necessaria
E se serve, ti aiutiamo a comunicare con la compagnia assicurativa
In questo modo puoi accedere a cure di qualità, senza rinunciare alla possibilità di ottenere il rimborso previsto.
Conclusione
Le assicurazioni dentali sono uno strumento utile, ma vanno gestite con attenzione.
Nel mio studio puoi contare su trattamenti pensati per il tuo benessere, non per rispettare un tariffario imposto dall’alto. E se hai una copertura indiretta, ti aiuto a ottenere tutto ciò che ti spetta, senza complicazioni.
Hai dubbi sulla tua assicurazione? Scrivimi o prenota una visita, e ne parliamo insieme.
Gennaio 8, 2025
DOTT. MARCO TOMASELLI
Medico Odontoiatra specialista in protesi e restaurativa estetica
Master in Protesi ed implantoprotesi con tecnologie avanzate – Università di Bologna
Master in Advanced Studies in Microinvasive Aesthetic Dentistry – Università di Ginevra
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