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Le spese dentali si possono detrarre? Come funziona in Italia

Le cure dentali possono rappresentare una spesa importante, ma una parte può essere recuperata grazie alla detrazione fiscale del 19% prevista dal sistema fiscale italiano. Questa agevolazione consente di ridurre l’imposta IRPEF sulle spese sanitarie sostenute, ma solo rispettando precise condizioni.

Vediamo insieme come funziona la detrazione delle spese dentali, chi può beneficiarne e quali sono i requisiti per ottenere il rimborso.


Spese dentali: detrazione o deduzione?

Le spese dentali rientrano tra le spese detraibili, non deducibili. Cosa significa?

Spesa detraibile: Si sottrae direttamente dall’IRPEF dovuta, riducendo l’imposta da pagare.
Spesa deducibile: Si sottrae dal reddito imponibile prima del calcolo dell’IRPEF (non è il caso delle spese dentali).


Quanto si può detrarre?

L’importo detraibile sulle spese dentali è pari al 19% della somma spesa, con una franchigia di 129,11€.

🔹 Esempio pratico

  • Se spendi 500€ per cure dentali, detrai il 19% di 370,89€ (500€ – 129,11€) = 70,47€ di rimborso.
  • Se spendi 2.000€, detrai il 19% di 1.870,89€ = 355,47€ di rimborso.

Chi può detrarre le spese dentali?

📌 Il contribuente che ha sostenuto la spesa

  • Se paghi direttamente le cure dentali, puoi inserirle nel tuo 730 o Modello Redditi.

📌 Spese per familiari a carico

  • Puoi detrarre le spese dentali per coniuge, figli o altri familiari fiscalmente a carico (se il loro reddito annuo è inferiore a 2.840,51€, o 4.000€ se under 24).

📌 Spese per familiari non a carico

  • Se paghi la spesa per un familiare non a carico, la detrazione spetta a lui (a meno che non sia incapace di pagare).

Requisiti per la detrazione: come pagare?

Dal 2020, per detrarre le spese dentali è obbligatorio un pagamento tracciabile. Sono validi solo:

Bonifico bancario o postale
Carta di credito o debito
Assegno bancario o circolare
Finanziamenti per le cure dentali

NO contanti! Le spese pagate in contanti non sono detraibili, anche se riportate in fattura.


Detrazione con finanziamento: come funziona?

Se le cure dentali vengono pagate con un finanziamento, la detrazione fiscale è comunque valida, con alcune regole da rispettare:

La fattura deve riportare il pagamento tramite finanziamento
La detrazione si applica nell’anno in cui il finanziamento viene erogato
Le rate future non vanno detratte anno per anno, ma l’importo totale viene inserito nel 730 dell’anno in cui è stato firmato il contratto di finanziamento

📌 Esempio pratico:

  • Se nel 2024 finanzi un trattamento da 3.000€ in 24 rate mensili, potrai detrarre l’intero importo nel 730/2025, anche se continuerai a pagare le rate nel 2025 e 2026.

Quando si scaricano le spese dentali?

Le spese dentali vanno inserite nel 730 dell’anno successivo.

📅 Esempio:

  • Se paghi una cura dentale nel 2024, potrai scaricarla nel 730/2025.

Attenzione: conta la data del pagamento o del finanziamento erogato, non quella della fattura o della prestazione.


Quali documenti servono per la detrazione?

Per ottenere la detrazione devi conservare:

📄 Fattura o ricevuta fiscale → Deve riportare il tuo nome e la descrizione della prestazione.
🏦 Prova del pagamento tracciabile → Estratto conto, ricevuta del POS o copia del bonifico.
📊 730 precompilato → Le spese mediche vengono inserite automaticamente, ma è sempre bene controllare.
📑 Contratto di finanziamento → Se hai pagato le cure a rate, conserva il contratto rilasciato dalla finanziaria.


Cosa succede se il dentista non trasmette la spesa al Sistema TS?

I dentisti sono obbligati a trasmettere le spese al Sistema Tessera Sanitaria (TS), affinché vengano inserite nel 730 precompilato. Tuttavia, se il dato non appare, puoi comunque inserirlo manualmente presentando la fattura e la prova di pagamento tracciato.


Eccezioni e casi particolari

📌 Detrazione per impianti e protesi
Le protesi dentali e gli impianti rientrano tra le spese detraibili, ma è importante che la fattura specifichi che si tratta di un dispositivo medico su misura.

📌 Trattamenti estetici
Se il trattamento ha solo finalità estetiche (es. sbiancamento dentale), non è detraibile.

📌 Spese dentali all’estero
Sono detraibili solo se hai una fattura valida e paghi con metodo tracciabile. In alcuni casi, potrebbe essere richiesta una traduzione ufficiale.


Conclusione

Le spese dentali si possono scaricare al 19%, ma solo se vengono pagate con metodi tracciabili, compresi i finanziamenti, e inserite nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo. Se hai dubbi su come detrarre le tue cure dentali, contattami: sarò felice di fornirti tutte le informazioni necessarie.

Dott. Marco Tomaselli

Dicembre 21, 2024

DOTT. MARCO TOMASELLI

Medico Odontoiatra specialista in protesi e restaurativa estetica

Master in Protesi ed implantoprotesi con tecnologie avanzate – Università di Bologna

Master in Advanced Studies in Microinvasive Aesthetic Dentistry – Università di Ginevra

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Dott. Marco Tomaselli